Alzi la mano chi non ha pensato, almeno una volta, di ingrassare bevendo la birra. La famigerata e tanto temuta “pancia da birra”, infatti, fa dubitare non poco riguardo ai benefici effetti della nostra amata bevanda sulla possibilità di perdere qualche chilo di troppo. Se state seguendo una dieta ipocalorica oggi vi diamo una bella notizia: il gonfiore non sarebbe causato dall’assunzione di birra, ma dal consumo di cibi grassi e salati che solitamente si mangiano per accompagnare la pinta.
Se avete paura di bere birra perché temete le calorie, state tranquilli. La birra presenta un basso contenuto calorico, di gran lunga inferiore rispetto alle altre bevande alcoliche: per 100 ml di bevanda la birra contiene appena 43 kcal, contro le 75 kcal del vino, le 235 della grappa e le ben 238 del whisky! Inoltre bere birra, sempre con moderazione, si intende, aumenta la produzione di bile che aiuta a digerire i cibi grassi e, visto anche l’elevato apporto di fibre, riduce il senso di fame.
Ma non è tutto. Da una recente ricerca dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, in Svizzera e del Weill Cornell Medical College di New York, e pubblicata su “Cell Metabolism”, emerge che la birra, proprio come il latte, contiene una sostanza, la nicotinamide riboside, in grado di stimolare la perdita di peso.
La ricerca è stata condotta su topi da laboratorio, somministrando a due gruppi diversi, una dieta ricca di grassi, ma solo al primo la molecola in questione. Dai risultati è emerso che i topi che avevano assunto la sostanza presentavano un peso inferiore del 60% rispetto all’altro gruppo di roditori. Secondo i ricercatori, quindi, la nicotinamide riboside sembrerebbe giocare un ruolo interessante nella prevenzione dell’obesità.
Questa molecola non avrebbe, però, soltanto un effetto dimagrante: i ricercatori hanno registrato, infatti, anche un effetto ritardante nello sviluppo del diabete, un miglioramento della forza muscolare e un potenziamento dei mitocondri, elementi che assicurano l’energia di cui le cellule hanno bisogno, rendendoli meno soggetti al processo di invecchiamento.